Controllo di se stessi
Mark Twain era famoso per le sue sfuriate e, soprattutto, per le lettere di fuoco che scriveva quando si arrabbiava. Una volta se la prese con un correttore di bozze che, secondo lui, voleva migliorare la sua ortografia e la sua punteggiatura.
Scrisse allora all’editore le seguenti parole :”Sistemate la faccenda come da copia allegata e controllate che il correttore di bozze si tenga i suoi suggerimenti ben riposti dentro quel cervellino da gallina che si ritrova”.
Costui, che si chiami Mark Twain o Mario Rossi, poco conta, ha usato il modo più deleterio che esista per trattare con gli altri.
Quando ricevete una lettera/e-mail che vi fa andare in bestia, la cosa migliore è "chiuderla in un cassetto" e tirarla fuori una settimana dopo.
Troppe persone perdono le staffe, fanno sfuriate che hanno sì il risultato di far sbollire la rabbia, ma feriscono gli altri e peggiorano i nostri rapporti, quindi la nostra vita.
Ci siamo alzati con il mal di testa, abbiamo preso una multa e anche messo un piede su una cacca di cane, beh che colpa ne hanno i nostri colleghi? Per quale ragione dobbiamo far pagare agli altri questo nostro malumore?
La calma è la virtù dei forti e, oserei dire, anche dei vincenti.
Ma ci vuole carattere e autocontrollo per capire gli altri, perdonare i loro errori, trattarli sempre in modo pacato, perché migliorare il clima significa migliorare i risultati.
Ricordiamoci che le persone non sono governate dalla logica, ma dalle passioni e che le nostre sfuriate non faranno che generare odio nei nostri confronti.
Generare odio negli altri, spesso, è un piacere. Perverso, ma lo è. Generare risultati, invece, è importante per tutti!
Il miglior momento per tenere a freno la lingua è quando senti che devi dire qualcosa per non scoppiare.
Josh Billings
Claudio Maffei